“Al tempo dei vichinghi la famiglia come nucleo sociale aveva definitivamente conquistato un suo spazio e una sua autonomia, benché le concezioni che avevano caratterizzato le strutture sociali del mondo germanico continuassero a dominare nel suo interno. Era in genere una famiglia contadina che possedeva propri terreni e una fattoria costituita da diverse costruzioni solitamente di pietra, ricoperte esternamente da zolle d’erba e rivestite all’interno di legno. La grande sala in cui si svolgeva la maggior parte della vita comunitaria aveva al centro il focolare; una scarsa luce scendeva da un’apertura nel tetto. Non mancava, neanche nelle abitazioni più modeste, “il posto d’onore”(háoeti), dove a esempio sedeva il figlio primogenito nel momento in cui subentrava al padre ricevendone l’eredità”.