Il termine “altare” deriva dalle parole latine altārium e adolere, che hanno il significato di “alto” e “bruciare” inteso come l’atto di sacrificare mediante rito. È pertanto lo Spazio Sacro dove si può entrare a contatto con la Divinità.
Anticamente gli altari erano posizionati all’interno di boschetti sacri o all’interno di villaggi in zone aperte o, laddove il rigido clima non lo permetteva, dentro strutture particolari come le Hof.
Oggigiorno, spazi permettendo, è possibile creare il proprio luogo sacro all’esterno in modo “itinerante” in un bosco vicino alla tua abitazione, oppure nel giardino di casa se ne hai uno e lontano da sguardi indiscreti, o, se proprio non è possibile crearlo esternamente, puoi adibire uno spazio interno come una stanza o anche un angolo di una stanza.
Vediamo più nel dettaglio le tre soluzioni che dovranno avere comunque una base comune.
Ciò che segue è solo un’indicazione sulla quale dovrai poi modularti in base alle tue necessità e possibilità di gestione luoghi.
Occorrente di base:
- Immagini e oggetti che richiamino gli Dèi ai quali ti senti più affine
- Candela o cero con relativa base di appoggio
- Lanterna (o simile) per proteggere la fiamma dal vento, ma se svolto all’interno, anche da possibili oggetti infiammabili che si trovano nelle vicinanze del fuoco. Con il fuoco è bene non scherzare mai…
- Piattino e corno potorio o boccale per eventuali offerte
- Panno che ricopre l’altare se questo è fisso in casa
- Fiammiferi per accendere cero (se possibile evitate di usare un accendino)
- Bracerino con carboncini per bruciare erbe (o se preferite bacchette d’incenso)
- Oggetti ed eventuali strumenti personali da apporre sopra l’altare
Altare esterno itinerante:
Per itinerante intendo che lo svolgimento del rito avviene in un luogo esterno dove non è possibile lasciare una costruzione fissa. Questo è il caso più complicato perché prevede che ad ogni rituale si debba portare tutto l’occorrente con sé, predisporlo ogni volta e terminato il rituale riportare tutto a casa. Può risultare un po’ elaborato, ma fare un rito in mezzo alla natura offre una maggior possibilità di contatto anche con gli Spiriti del luogo ed è sicuramente da prediligere ad una stanza di abitazione.
In ogni caso scegli con cura il luogo, che sia pulito e meglio se non a ridosso di una strada. Soprattutto: devi Sentire che quello è il luogo adatto ai tuoi rituali. Scegli quindi una pietra grande piatta oppure disponi il tutto alla base di un albero che ti ha dato precedentemente accesso ad essere mediatore per il tuo scopo
Altare esterno fisso:
qui puoi attrezzare una casetta di legno nel tuo giardino all’interno della quale metterai tutto ciò che senti adatto a creare il collegamento con gli Spiriti e le Divinità. Anche in questo caso puoi usare una pietra larga e piatta invece di una casetta in legno e lasciare tutto all’aperto lontano da occhi indiscreti
Altare interno:
qui una stanza o un angolo di una stanza, magari la tua, sarebbe l’ideale. Questo è il tuo luogo di ritiro, di meditazione, di divinazione e ovviamente il luogo dove compirai i tuoi riti. Se condividi la casa con altri, partner compreso, accertati sempre che la cosa sia accettata seppur non condivisa e che nessuno non ci metta le mani neanche per fare le pulizie, che invece dovrai fare tu, perché è il tuo Spazio Sacro e stà a te pulirlo, onorarlo e rispettarlo, esattamente come si fa con il proprio corpo.
Trattandosi poi di un angolo della stanza, meglio sarebbe isolarlo dal resto con un separè. Creerai intimità e isolamento
Questo è il tuo luogo di ritiro e di celebrazione. Ogni volta che entri nel tuo Spazio Sacro devi essere consapevole che questo è il tuo Spazio, tuo e solo tuo.
Ultima indicazione: sii semplice nel crearlo!
Gli Dèi non sono interessati all’apparenza, ma solo alla sostanza.
Buon lavoro!