I nostri Antenati localizzavano allegoricamente tutta l’esistenza in nove mondi che erano protetti e sostenuti da un grande albero chiamato Yggdrasil. Oggi “l’albero di Natale” è solo un adattamento cristiano dell’albero di Yule precristiano, che era tradizionalmente portato dalla foresta, decorato, e ornava le case dei nostri Antenati durante la celebrazione di Yule. Quell’albero di Yule dell’antichità simboleggiava Yggdrasil.
L’allegoria di Yggdrasil è la chiave per una completa comprensione di tutte le allegorie. Un albero, sradicato dal terreno e capovolto, è un simbolo perfetto del sistema nervoso umano. Il tronco rappresenta la colonna vertebrale, i rami rappresentano i nervi afferenti ed efferenti, e le radici rappresentano il cervello. Il maggiore sviluppo del sistema nervoso umano è ciò che ci dà maggiore consapevolezza e intelligenza, e una netta separazione dagli animali. Nelle allegorie, il primo uomo e la prima donna provenivano da alberi, cosa che simboleggia l’evoluzione allo stato umano grazie a un sistema nervoso più altamente sviluppato. I nostri Antenati capivano il significato del sistema nervoso umano a una più alta evoluzione, non solo dall’animale all’umano, ma dall’umano al super-umano.
Nella parte superiore di Yggdrasil si trova un’aquila con un falco appollaiato tra i suoi occhi. Uno scoiattolo, Ratatosk, corre su e giù per il tronco di Yggdrasil riferendo gli insulti reciproci tra Nidhogg, il serpente che rosicchia alla radice, e l’Aquila in alto. L’Aquila nella parte superiore simboleggia le facoltà intuitive del sovra-conscio. Il Falco appollaiato tra gli occhi simboleggia l’occhio che tutto vede dell’intuizione, che si trova nel punto tra le sopracciglia. Nidhogg simboleggia l’energia primordiale della vita immagazzinata alla base della colonna vertebrale che attiva i sensi, attirando la coscienza lontano da una maggiore consapevolezza. Lo scoiattolo rappresenta l’energia vitale che viaggia su e giù per la colonna vertebrale. Gli insulti indicano il conflitto tra le esigenze dei sensi e le aspirazioni a una maggiore consapevolezza.
Jost Turner