«Figlio mio, alzati e combatti. Vai a prenderti ciò che è tuo. Io ci sarò per te, ma solo se non ti arrenderai. Sarò sempre tuo Padre e proprio per questo ti abbandonerò se deciderai di abbandonare te stesso. Se lo farò non mi starò separando da te, ma da quelle parti di te che ti hanno tradito. E se il mio allontanamento servirà a ricordarti chi sei, allora non sarà stato invano».
«Figlio mio, so cosa significa portare un fardello, ma non aspettarti di essere compatito quando anche tu avrai un grosso peso sulle spalle. Devi essere pronto a cadere per scoprire che hai la forza di rialzarti, devi essere disposto a rinunciare a parti di te. Percorrere la Via comporta sacrifici, e ogni prova a cui sei sottoposto è l’opportunità di avanzare nel tuo Cammino. Perciò non mi supplicare di venire in tuo soccorso; credo in te perché sei mio figlio, ma il mio aiuto non arriverà se lo implorerai, giungerà quando dimostrerai di meritarlo».
Heill Alfaðir,
Heill Farmagoð,
Heill Óðinn.
di Ilaria T.