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Il Ragnarök processo storico ed evento sottile 3° parte

«Che si vuole ancora per comprendere a fondo il senso della rigenerazione del mondo, che non è un nuovo caos come avanti la creazione, ma è una purificazione e reintegrazione totale? La nuova terra “verde e bella” di cui si parla verrà abitata dai figli degli Dèi, illuminata dai figli del sole e della luna, e l’antica saggezza dell’età dell’oro ritornerà. Anche l’umanità rinasce dalla coppia nascosta nell’albero e dissetata di rugiada. La maledizione che pesava sull’androgine primitivo è ormai finita, l’umanità si ricongiunge nell’albero per vivere nel mondo purificato, dove “le cascate scendono ancora dalle rocce, sopra cui vola l’aquila mentre al di sotto nuotano i pesci”.

Morte del mondo e sua purificazione. È il tema sottile che lega questa ad altre religioni, e questo processo può riassumersi in tre fasi: Creazione, Divenire, Ricostruzione finale.

Chi erano gli uomini chi hanno intuito, distillato e consegnato ai loro figli questo complesso di miti, raggruppati e incrociati come le scene di un grande arazzo, il Ragnarök, così semplice solo all’apparenza: qual era il pensiero, lo stato d’animo di fondo che li animava? Abbiamo visto di sfuggita l’insieme dei racconti, il loro molteplice significare, singolarmente e in relazione con le altre scene della tela grandiosa. Ci resta da coglierne l’essenza, l’unità profonda che li anima virgola che spiega allora perché avvenga il Crepuscolo. E per questo dobbiamo penetrare nel cuore, nel nucleo più intimo dell’esperienza religiosa di questi popoli, che non scrivevano racconti a scopo eroico o iniziatico solo per formare buoni guerrieri. Restando nel nostro paragone, le scene dell’arazzo le abbiamo sapute decifrare, ne abbiamo colto il senso nascosto: vogliamo ora capire l’essenza stessa, il materiale con cui è tessuto.

È un senso sacro che lega Dèi e uomini in un comune significato dove ogni atto, ogni pensiero, ha la sua radice. Il mondo e condotto dallo Spirito, superiore agli Déi e agli eventi, che permea di sé tutte le creature e come Destino onnipotente le conduce, forza dinamica che spinge in avanti i fatti dell’universo intero.»

 

Tratto da Il Ragnarök processo storico ed evento sottile

Professor Emilio They

Ed. Archè Milano 1978

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