
Sin dai tempi antichi la “medicina” è riconosciuta da tutti i popoli di questa Terra come Arte Sacra capace di utilizzare le forze concentrate dentro gli Elementi della natura nei quali albergano gli spiriti dell’Elemento stesso. Piante, radici erbe e pietre fanno parte della Terra e della forza che essa emana.
Come tutte le tradizioni antiche anche quella Nordica ritiene che la Terra sia un’entità viva e che in ogni cosa che le appartiene alberghi uno Spirito con una sua specifica funzione. Un concetto questo che deriva dallo Sciamanesimo e dalla concezione Animista delle culture arcaiche.
Molti sono i vegetali annoverati nella Tradizione che vengono utilizzati a scopo di supporto, guarigione e a scopo magico, abbinati inevitabilmente ad un uso sapiente e corretto delle Rune.
Rune e forze vegetative vanno di pari passo sottolineando il legame con l’aspetto magico che tra loro intercorre. Diversi sono i testi dove è possibile trovare indicazioni di tale abbinamento, benchè, giustamente, se ne tralascia la Pratica rituale specifica. Nel Sigdrífumál ad esempio, uno dei testi più interessanti, la Valkyria Sigrdrífa insegna a Sigfrido a difendersi contro gli avvelenamenti gettando un porro nella birra consacrata e gli parla delle Rune del ramo per trattare le ferite:
Rune del ramo dovrai conoscere se vuoi risanare
e saper trattare le ferite.
Sulla corteccia le inciderai e sul legno dell’albero
coi rami verso oriente.
(Carme di Sigrdrífa, stanza 11)
Sempre inerente la Medicina Runica, potenza viene espressa poi da alcuni Elementi come l’acqua e il fuoco che vengono utilizzati per particolari interventi volti a curare specifiche tipologie di disagi o malattie.
La guarigione svolge una funzione di risanamento e di equilibratore dell’individuo ed è volta principalmente all’anima e allo spirito della persona, azione che si riflette poi inevitabilmente sul corpo, poichè nella visione tradizionale non esiste una reale separazione tra i due.

Ultimo, ma non ultimo: la Medicina Runica non millanta alcuna condizione miracolosa a beneficio di chi ne usufruisce ed opera nel rispetto della medicina convenzionale conosciuta e utilizzata oggigiorno e non ha la pretesa di sostituire in alcun modo la medicina allopatica. Ciò che si trova in Natura e l’utilizzo delle vibrazioni runiche, concorrono a ricreare quell’equilibrio vitalizzante di cui oggi l’individuo ha grande necessità.
È necessario inoltre comprendere che i concetti di cura e guarigione non sono necessariamente equivalenti. Il termine “guarigione” oggi viene usato con molta leggerezza e troppo spesso personaggi di bassa levatura approfittano dell’ingenuità e delle necessità di coloro che versano in condizioni di sofferenza, millantando capacità miracolose che non hanno. Allo stesso tempo un rigore scientifico talvolta eccessivo rischia di contrastare possibili soluzioni alternative alla medicina allopatica…
La guarigione è qualcosa che avviene sì nell’immediatezza, ma è anche la conseguenza di un percorso più ampio che tiene in considerazione tutti gli aspetti dell’individuo.
È un argomento molto delicato che va trattato con estrema cautela e nello stesso tempo con chiarezza, rispetto e onestà verso chi soffre.
Úlfgaldr Valtýsson