Per Informazioni: info@viandantedelnord.it

Bindrune, Galdrastafir e Sigilli

La parola bindrun è un termine etimologicamente sbagliato. Il termine norreno corretto, al singolare, è bandrún (bandrúnar al plurale) che definisce l’intreccio di più Rune strutturate per ottenere un determinato effetto. Le bandrúnar vengono create e attivate, principalmente, ma non solo, mediante il proprio sangue.

Discorso diverso per i galdrastafir e sigilli. Il termine galdrastav al singolare (galdrastafir pl.) non vuol dire “bacchetta magica” come da più parti di legge. Nella scomposizione del nome norreno galdra-stafir infatti, si può notare come la prima parola sia direttamente connessa con i “canti magici” (galdrar) e quindi starebbe ad indicare formule magiche verbali cantate o sussurrate, incise su bastoni di legno (stafir in antico nordico).

Galdrastafir e sigilli non sono poi la stessa cosa. Mentre il primo come terminologia è di chiara derivazione norrena, benchè usato spesso clamorosamente in maniera impropria in quanto adoperato per indicare dei simboli spacciati per “vichinghi” che si trovano all’interno del Manoscritto di Huld risalente al 1880, quando in realtà il Manoscritto riporta simboli salomonici (!!) i sigilli sono spesso influenzati da elementi diversi seppur connessi alla magia, conseguente al fatto che nel medioevo in Islanda le Pratiche esoteriche, non necessariamente di tipo norreno, erano abbastanza frequenti. Avvaloro questa mia tesi sottolineando il fatto che un sigillo per la sua complessità non potrebbe certo essere disegnato su rami di albero (usati molto spesso dai nostri antenati per operazioni divinatorie e magiche).

Per ciò che concerne l’attivazione invece il discorso è diverso. Un simbolo magico necessità di un’attivazione che non per forza viene fatta con il sangue: le varianti sono diverse anche in funzione dell’obiettivo per il quale il sigillo viene preparato. I fluidi sono fondamentali in magia. Tutti i fluidi, anche se hanno vibrazioni diverse pur appartenendo alla stessa persona (il sangue e la saliva, solo per fare un esempio).

È necessario inoltre tenere presente il “magnetismo” individuale che in antico nordico viene espresso con il concetto

Immagine acquisita dal web

del máttr ok megin (la forza e il potere magico). Senza questi ci si può anche dissanguare ma non si giungerà mai a nulla. Quando un sigillo viene preparato, necessita di un’attivazione perché possa agire sul Piano più sottile e ripercuotersi su quello materiale. Qui entriamo nella Pratica della Stregoneria-Magia (bianca o nera che sia).

I sigilli oggi più conosciuti sono oramai diventati di moda e acquistarli è facilissimo. Una ragione in più dunque perché siano attivati se si vuole aver un effetto concreto.

In ultimo: c’è da ricordarsi che quando si agisce sul piano magico, la personalizzazione di un sigillo non è certo tempo sprecato.

Condividi sui Social
Archivio Articoli

Úlfgaldr Valtýsson aka Massimo Nobili

Movimento Tradizionalista Ásatrú