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Jól, Solstizio d’Inverno e Jólablót

Con la prima settimana del mese di dicembre iniziava per le genti nordiche il periodo chiamato Jól (conosciuto in occidente anche come Yule) all’interno del quale viene festeggiato oggigiorno il Solstizio d’Inverno.
Solstizi ed Equinozi pur non essendo conosciuti e celebrati dai norreni, risultano nondimeno essere momenti di una certa importanza e per questo attualmente integrati e ritualizzati. Il Solstizio d’Inverno cade all’interno del periodo di Jól, dove il mantenimento dei Fuochi è in uso per sostenere la luce del sole nella sua fase più critica dell’anno, affinché le tenebre non ne abbiano ragione definitivamente. Evidenti sono le sue connotazioni magico-spirituali: mantenendo questa luce viva e presente attraverso i fuochi, si accudisce e si alimenta anche quella interiore.

Nel calendario moderno il periodo di Jól inizia intorno al 6-8 di dicembre e termina verso il 10-15 di gennaio, con la celebrazione di Jólablót (Sonarblót per i Germani), secondo Blót in base alla Legislazione di Óðinn (Ynglinga Saga), svolto a metà inverno per ottenere fertilità e abbondanza e consacrato a Freyr. Qui i Fuochi accesi all’inizio di dicembre vengono spenti. All’interno di questo lungo periodo vengono celebrate Madre Notte e il Solstizio d’Inverno. La prima è immediatamente precedente alla seconda, ed entrambi cadono intorno al 20-21 di dicembre.

Madre Notte è connessa con la Dea Nótt (Notte), la quale nel Mito genera con il terzo marito il figlio Dágr (Giorno). Madre Notte è consacrata a Odino in quanto rappresenta il lungo Percorso Iniziatico fatto sull’Yggdrasill per acquisire la Conoscenza.

Immagine acquisita dal web

Durante il periodo di Jól nell’Ásatru vengono celebrati altri due momenti: il Memoriale di Egill Skallagrimsson (9 dicembre) e la Festività delle Luci (13 dicembre) ripresa poi dalla tradizione cristiana come il giorno di santa Lucia.

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Madre Notte è l’apice del periodo di buio, il punto dove l’oscurità ha la sua maggior espressione, e il conseguente Solstizio è il momento in cui la Luce comincia a riconquistare la Terra. Da questo momento infatti, essa piano piano ne riprenderà possesso sino ad avere la sua espressione massima durante il Solstizio d’Estate. Il Solstizio invernale è consacrato al dio Baldr poichè rappresenta la Luce che viene oscurata momentaneamente (mito della morte del dio solare) per rinascere successivamente e ritornare Vittoriosa sulla Terra.

Al Crepuscolo degli Dèi (chiusura di un ciclo) segue una nuova era di pace e prosperità nei Cieli e sulla Terra, nuova era sancita nel Mito Norreno dal ritorno di Baldr e da Gimlé, la dimora celeste che resisterà al Ragnarök.

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Úlfgaldr Valtýsson aka Massimo Nobili

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