29 marzo, 2024

Rúnar

Rúnar

Non esistono annotazioni storiche sulla nascita delle Rune, anche se questo non è un dato molto rilevante per chi le studia dal punto di vista magico-spirituale.

Si può dire che esse esistono da sempre come elementi fondamentali della Tradizione e dello Sciamanesimo del nord Europa.

Le Rune sono Archetipi, un sistema di sapere sacro e l’espressione di leggi universali, poichè contengono il segreto stesso dell’esistenza. Sono entità vere e proprie che si esprimono nella materia attraverso l’energia che è suono e segno grafico.

La parola Rún (Runa) significa sussurro, segreto, mistero. Ancora oggi nella lingua tedesca il verbo raunen significa sussurrare. Ogni Runa ha in sé un mistero iniziatico, una profondità sondabile solo attraverso una vera ed accurata Ricerca. Sintetizzando possiamo affermare che:

  • le Rune condensano l’intera Mitologia Norrena e racchiudono i caratteri essenziali delle Forze creatrici che reggono e regolamentano l’universo
  • sono elementi fondamentali della Tradizione e un sistema di sapere sacro
  • sono state date all’uomo principalmente come mezzi di evoluzione, dotate di natura divina, sono pregne di una potenza sovrumana che conferisce, a chi le sa usare adeguatamente, poteri di notevole portata
  • la loro essenza non può essere tradotta con le parole. Sono molto più di semplici ed arcaici segni di scrittura. Sono simboli che danno l’accesso al subconscio e all’inconscio umano, oltre che “porte” che permettono la comprensione dei misteri dell’universo e della sua evoluzione.

Le Rune sono un efficace strumento magico di protezione e assistenza e ognuna è in risonanza con l’aspetto dell’Önd (energia universale) da essa rappresentato.

Esse sono Archetipi e quindi non possono essere spiegati attraverso le parole, ma compresi attraverso la sperimentazione diretta, perché l’archetipo è destinato a toccare le corde dell’anima e non quelle della mente. Così esso può essere soprattutto compreso e non capito.

Nove sono le Rune che Odino raccoglie dopo il sacrificio sull’Yggdrasil.

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Nove è il numero sacro, il numero della realizzazione e, in ultimo, il numero che in magia esprime la massima potenza: il Potere del 3×3.

Nel corso dei secoli, alle nove Rune se ne aggiunsero altre diventando prima 16, poi 18, 24, 26 e infine 28. La serie completa più antica fu rinvenuta nel 5° secolo a Kylver nel Götlan, in Svezia.

L’alfabeto runico più conosciuto, composto da 24 Rune, è chiamato Futhark, derivante dal fatto che le lettere che compongono questo nome sono le iniziali delle prime 6 Rune.

Gli Antichi Simboli hanno però anche funzioni criptiche, come i movimenti delle dita delle mani o dell’intero corpo (Stodhur). Grande importanza inoltre viene data alle Rune Hög (parola derivante da Hugr = centro dell’Essere) particolari Rune di Conoscenza e Consapevolezza.

Gli archetipi nordici non si persero con l’arrivo del cristianesimo. La loro apparente scomparsa fu dovuta unicamente al fatto che si preferì nascondere i segreti relativi ad esse a causa della religione emergente che demonizzò la Pratica e lo studio di esse sino ad imporre una legge che impediva anche solo il possesso di pergamene runiche. Nell’Islanda del 18° secolo possedere le Rune era una trasgressione punibile con la morte per rogo.

Malgrado ciò i Cerchi Segreti continuarono a vivere facendo uso e tramandando gli antichi simboli di saggezza. Le Rune furono segretamente mantenute in vita e tramandate sino ai giorni nostri.

Spesso oggi, a causa di un commercio dell’immagine spirituale, le Rune vengono utilizzate senza una reale conoscenza e questo limita di molto l’uso corretto di questi antichi veicoli di potere. Ad ogni modo esse vennero date all’uomo per Conoscere e per essere utilizzate ed è quindi giusto, e addirittura auspicabile, che sempre più persone si avvicinino a questa antica Conoscenza affinché possano utilizzare con il dovuto rispetto e consapevolezza queste chiavi dei misteri universali, particolarmente adatte alla visione nordica del mondo.

“Un uomo non dovrebbe incidere le Rune se non è in grado di leggerle correttamente, perchè più di un uomo è caduto su un’asta runica poco chiara. Ho visto 10 aste runiche intagliate su un osso di balena raschiato che prolungavano ulteriormente una lunga malattia”

                                                                                                                                                             Saga di Egill




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