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Perseguire la Via

Immagine acquisita dal web

In uno scorso articolo ho illustrato dal mio punto di vista cosa bisogna fare per scegliere una Via. Una volta però che abbiamo messo a fuoco quale sia la nostra Strada, è necessario percorrerla. Sembra scontato ma non lo è. Normalmente gli individui vengono influenzati da due fattori: uno soggettivo e uno oggettivo. E ciò accade in ogni campo del quotidiano. Saranno le rispettive percentuali di influenzamento a determinare il risultato finale. Nel caso della Via, diamo per scontato che il fattore soggettivo sia chiaro e definito. Ma, complice la vita che si conduce e i meccanismi societari, l’elemento oggettivo può annullare i buoni propositi dell’individuo. Parlo appositamente di buoni propositi, perché se il Sentito è veramente chiaro diventa più difficile perdere la strada. Nella società attuale le persone sono bombardate da innumerevoli stimoli spesso inutili e dannosi. Bisogna tenere conto che la quasi totalità degli occidentali, nasce in un ambiente societario che ha spesso le sembianze di un vampiro energetico. La continua competizione, la creazione di desideri, così come la creazione di modelli societari atti a fuorviare e manipolare l’individuo, sono elementi che fanno parte integrante della nostra società. La vita frenetica poi, i costanti impegni lavorativi, famigliari e societari rischiano, se non gestiti adeguatamente, di essere quella quantità di percentuale negativa che grava sulla decisione che porta a dare meno impulso alla propria Via, sin talvolta ad abbandonarla. Ci sarebbe da chiedersi: “Quanto la Via scelta conta nella mia vita? Che impulso dò alla Via” (e soprattutto): quanto riesco a portare l’essenza della Via e i suoi Valori nella mia quotidianità?” Uno spunto di riflessione…

 

“Non già la forza ma la durata di un Alto Sentire fa l’uomo superiore”.

F.Nietzsche

 

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