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Donna Primavera

Una notte in sogno si mise a scalare un grosso albero. Il suo tronco era lunghissimo. Si arrampicò più in alto delle montagne, oltre le stelle sino nell’oscurità del cielo e finì per raggiungere il ramo più alto dell’albero.
Sopra di lei la membrana fu aperta dall’alto. Fu presa da due mani che la tirarono su in un mondo dalla luce celeste.
Una dea verde, una donna-betulla dal tronco di un bianco splendente rivestita di un delizioso fogliame verde chiaro, la interpellò.
“Sono la donna primavera che dà agli alberi le foglie e fa germogliare le piante. Sono l’essenza di tutto ciò che cresce. Hai invocato il mio aiuto e perciò ti ho fatta salire sin qui per mostrarti che esisto.”
Arrivarono nubi di stormi, spalancarono le loro ali e si posarono attorno a lei. Poi in viaggio con la primavera, ripresero il volo verso la terra. Erano i messaggeri della donna-primavera verde, poiché era una dea della fertilità e poteva dar vita e nutrimento ai germogli che erano stati brucati sull’altopiano.
“Ogni albero è una via che sale verso di me e le sue radici una via verso mia madre”  disse la donna verde con

Immagine acquisita dal web

semplicità.
“C’è qualcosa che posso fare per te? chiese Lejla. Era la sola domanda che le fosse venuta in mente mentre si trovava faccia a faccia con la dea in una gioiosa valletta primaverile di quello che doveva essere il cielo stesso.
“Puoi ricordarti di quello che hai visto.”  Lejla fece cenno di si con la testa.
“Il giorno che lo riterrai opportuno, potrai indicare ad altri la via.”

Tratto da “Une nuit entre les jours”  di  Ailo Gaup scrittore norvegese di origine Sami.
Edizioni: Le Reflet

 

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