Il 9 di giugno ricorre il Memoriale di Sigurd il Volsungo, meglio conosciuto come Sigfrido, l’eroe autore dell’uccisione del drago Fafnir che lo porta alla conquista del tesoro dei Niflúngar (Nibelunghi, il Popolo delle Nebbie) e della liberazione della Valchiria Sigdrífa. Nella Sigrdrífomál, saga dal forte sapore iniziatico, la valchiria per essere stata liberata dal suo sonno che la teneva prigioniera, premia l’eroe insegnandogli l’uso delle Rune.
Così come iniziatica e d’ispirazione è l’uccisione del drago e l’acquisizione della conoscenza del linguaggio degli uccelli, dopo aver assaggiato un pezzo del cuore del drago ucciso (in altra saga egli acquisisce tale potere portandosi un dito in bocca dopo esserselo scottato toccando il cuore di Fafnir che stava arrostendo sul fuoco). Sigurd è in qualche modo l’espressione dell’eroe guerriero votato a Odino, colui che affronta le prove iniziatiche al fine di raggiungere la Conoscenza, sconfiggendo i Guardiani naturali che vengono posti a sorveglianza, affinchè il “tesoro” possa essere accessibile ai soli eletti.
In questo giorno, solleviamo un corno di idromele ricordando Sigurd il Volsungo e brindando a tutti gli eroi nordici di ogni epoca che hanno affrontato e che affronteranno le prove iniziatiche per ottenere una più alta elevazione spirituale e materiale.
Skåll