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I Segnali del Wyrd

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Tratto da “La via del Wyrd” di Brian Bates

I corvi agitarono in silenzio le grandi ali nere, si levarono in volo e calarono sul fiume venendo proprio nella mia direzione. Continuarono a volare bassi a pelo d’acqua e, all’ultimo minuto, fui costretto ad abbassare la testa sotto la superficie. Passarono qualche centimetro sopra di me, con le ali ondeggianti come i grandi remi di una barca che si lancia all’assalto. A bocca aperta e sputando l’acqua del fiume mi girai … Scomparvero all’improvviso e io fissai smarrito il punto in cui si erano dileguati.

“I lacci della morte questa sera avvinceranno qualcuno.”

Mi riscossi al suono della voce di Wulf, poi le mie orecchie schioccarono e i rumori della foresta tornarono…

“I corvi ci hanno parlato” sentenziò Wulf, accostandosi a me nell’acqua. “Quando gli uccelli volano in quel modo, il presagio è grave. Stanotte un guerriero morirà.”

“Solo il Creatore Onnipotente detta il destino degli uomini” risposi con fermezza.

“Non ci sono altre forze?” chiese gentilmente Wulf. “E il destino scritto nelle stelle?”

Sbuffai irridendolo … “Alcuni, che non sanno ciò che dicono, affermano che ogni uomo è nato secondo la posizione delle stelle e che il suo destino è segnato dal loro corso. Ma l’uomo non è stato creato per le stelle; piuttosto, le stelle sono state create per l’uomo … . Se questo vale per le stelle, come può il semplice volo degli uccelli dirci qualcosa su eventi lontani nel tempo e nello spazio?”

Wulf mi afferrò il braccio e io lo fissai allarmato; i suoi occhi azzurri, sotto le ciglia imperlate d’acqua, avevano uno sguardo penetrante. Parlò con convinzione:  “E’ un errore ritenere che gli eventi distanti nel tempo siano separati. Tutte le cose sono collegate come nella più sottile tela di ragno. Il movimento più lieve di ogni filo può essere percepito da tutti i punti della tela. Il volo di quegli uccelli ha fatto vibrare i fili che sono indivisibilmente collegati con le vicende degli uomini.”

“Wulf, vuoi dire che i corvi che abbiamo appena visto uccideranno un guerriero stanotte?” Il mio scetticismo trapelava apertamente. Con un sorriso appena accennato Wulf allentò la presa sul mio braccio.

“Immagina di assistere a una scena in cui un corvo si fionda dal cielo su un guerriero e gli stacca un occhio….Tu diresti che il volo dell’uccello è direttamente collegato con la ferita. Ma se tu avessi osservato il volo dello stesso corvo una mezza giornata prima dell’attacco, non avresti alcun collegamento con la ferita. Tuttavia lo schema del volo di un corvo a mezzogiorno è collegato allo schema del suo volo all’imbrunire, così come si passa dal giorno alla notte. Si può leggere lo schema e così capire che cosa ha in serbo il futuro.” Si sollevò a sedere e mi fissò intensamente. “Tu etichetti con le parole ogni frammento del mondo e poi confondi la tua riserva di parole con la totalità della tua vita. Tu vedi la vita come se stessi osservando una stanza alla luce di una sola candela che viene spostata da un punto all’altro; e commetti l’errore di presumere che le piccole aree, che vedi una per volta e una dopo l’altra, siano separate e non possano essere viste come unità. Poiché vedi separate le piccole aree della tua vita, devi inventare i modi per collegarle. Questo è l’inganno della visione della vita del senso comune, perché in realtà tutto è già da sempre collegato. La Terra di Mezzo è una stanza illuminata da migliaia di candele.”

 

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