28 marzo, 2024

Guarigione Runica

Guarigione Runica

Sin dai tempi remoti la “medicina” è considerata come scienza sacra.

In quest’arte vengono riconosciute e utilizzate le forze degli elementi e gli spiriti contenuti in pietre, erbe, piante e radici, in quanto agenti della potenza vivificatrice e risanatrice della divinità.

Mediante la Guarigione Runica l’individuo è in grado di discernere tra l’equilibrio delle forze e la contrapposizione che conduce invece alla malattia, alla sofferenza e alla morte. Concentrando e indirizzando tali forze si ristabilisce quell’equilibrio spirituale e quell’armonia fondamentali alla vita, contrastando o trasformando le forze caotiche che portano invece alla disarmonia e alla malattia. La “medicina sacra”, a qualunque tradizione antica appartenga, considera il corpo come la manifestazione dello spirito. Il suo intervento pertanto non è diretto principalmente verso la manifestazione fisica del disagio, ma altresì verso lo spirito stesso.

Eir, il cui nome significa “aiuto”, appartenente alla Stirpe degli Άsen ed è la dea che preside le funzioni della “medicina sacra”.

G.C.Isnardi nel suo libro “I Miti Nordici” scrive: «La qualità sovrannaturale dell’arte medica risalta soprattutto là dove essa viene messa in relazione con la conoscenza di canti magici particolari o delle rune, nelle quali è racchiusa e simboleggiata l’essenza segreta delle diverse entità del mondo.»

La guarigione è da intendersi nella Tradizione Nordica come guarigione runica, pratica che viene supportata da specifiche Rune e da ulteriori strumenti quali il tamburo, le bacchette e particolari circuiti quali ad esempio il labirinto e la spirale.




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